C’è chi il cognome del padre dei proprio figli è ben contenta di non doverlo più associare al proprio, come nel caso più famoso di Angelina Jolie e Brad Pit e chi invece lotta per poterlo ancora mantenere per tutelare i proprio figli e far sentire loro ancora una presenza paterna.
È questa la storia incredibile di Desirée Wallis Busnelli, imprenditrice di successo e mamma di tre bellissimi bambini, che, dopo la separazione non facile dall’ex compagno, sta lottando per poter usare ancora il cognome del marito in modo che i suoi tre figli e soprattutto il più piccolino percepisca comunque una vicinanza con il padre.
Desirée, da sempre sostenitrice dei diritti umani e soprattutto delle donne, non ci sta’ a subire questa ulteriore umiliazione.
Molti uomini promettono amore eterno ma sono degli attori, pessimi attori, mettono al mondo dei figli e poi escono di scena con la parola “codardo” sulla schiena.
Dopo tutte le bugie raccontate, gli inganni sopportati e il male subito per 15 anni, Desirée dovrebbe accettare in silenzio di non poter usare lo stesso cognome che portano i suoi figli.
Quanta umiliazione può sopportare una donna?
📸 Da Instagram
(🇬🇧 English version)
Desiree Wallis Busnelli… mother and woman on the front line!
There are those who are happy to no longer associate the father’s surname with their children’s, as in the famous case of Angelina Jolie and Brad Pitt, and those who fight to maintain it to protect their children and make them feel the father’s presence.
This is the incredible story of Desirée Wallis Busnelli, a successful entrepreneur and mother of three beautiful children, who, after a difficult separation from her ex-partner, is fighting to continue using her husband’s surname so that her three children, especially the youngest, can still feel a connection with their father.
Desirée, a long-time advocate for human rights and especially women’s rights, refuses to endure this further humiliation.
Many men promise eternal love but are actors, bad actors, who bring children into the world and then exit the scene with the word “coward” on their backs.
After all the lies told, the deceptions endured, and the harm suffered for 15 years, Desirée is expected to quietly accept not being able to use the same surname as her children. How much humiliation can a woman endure?